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Luca Spano

After the Last Image

06.10  -  12.11.2023
Inaugurazione: Venerdì 6 ottobre, ore 18:30

 

a cura di Elisabetta Masala

Il progetto è vincitore di Strategia Fotografia 2022, promosso dalla Direzione Generale Creatività Contemporanea del Ministero della Cultura 

 

Tra ciò che è visibilmente percettibile e ciò che i nostri sensi non riescono a cogliere esiste uno spazio liminale, una trama di conflitti e potenzialità latenti. Una soglia sospesa, che non è solo fisica ma anche mentale, che stimola il passaggio verso nuovi livelli di conoscenza.

Il progetto After the Last Image di Luca Spano esplora i limiti biologici e tecnologici del vedere, indagando il rapporto tra visibile e invisibile e, in particolare, quella zona d’ombra compresa tra i due: l’ultimo punto conosciuto, un’area di confine il cui mistero invita alla scoperta.

I lavori fotografici e installativi che compongono After the Last Image, progetto vincitore del bando Strategia Fotografia 2022, esplorano i limiti della visione e i processi speculativi che conducono alla conoscenza del mondo. Le residenze di ricerca portate avanti durante il progetto, parte fondamentale di ideazione, hanno consentito di approfondire stimoli eterogenei provenienti da diverse discipline. Presso il Kunsthistorisches Institut in Florenz, Spano ha esplorato quel filone accademico che ha come oggetto il visibile e le pratiche dello sguardo, interrogandosi su cosa sia un’immagine e quale sia il suo ruolo nella società contemporanea.

Le riflessioni sulle modalità con cui lo strumento visivo entra nello studio del reale ha poi portato l’artista ad associare la pratica fotografica alla geografia. Un periodo di residenza presso il Dipartimento Interateneo di Scienze, Progetto e Politiche del Territorio (DIST) del Politecnico di Torino gli ha infatti permesso di approfondire la figura del geografo, studioso che proprio a partire dalla vista crea quelle distorsioni dello spazio che comunemente chiamiamo “mappe”.

Durante la residenza al Deutsches Optisches Museum di Jena, in Germania, Luca Spano si è soffermato su cosa significhi vedere in un processo che, partendo dall’esperienza ottica, arriva a considerare implicazioni culturali, sociologiche e antropologiche.

La serie 12 hidden information riconsidera la centralità dell’occhio nel rapporto tra essere umano e realtà, riprendendo una selezione di illustrazioni su problematiche della vista tratte dal manuale di oftalmologia di Theodor Axenfeld (1912), consultato dall’artista proprio nel Deutsches Optisches Museum. In un simile processo di decontestualizzazione, le malattie dell’occhio vengono trattate come illustrazioni pure che, una volta astratte, si risolvono in forme mutevoli e affascinanti. Le pupille e le iridi diventano, così, pianeti di una costellazione della conoscenza.

Le molteplici sfumature che compongono After the Last Image ci spingono ad ampliare le nostre prospettive stimolando nuove domande e nuove visioni. L’artista ci incoraggia a riflettere con maggiore consapevolezza sulla complessità dei fenomeni percettivi e sulle ambiguità che plasmano il nostro mondo. Crea un ponte tra il noto e l’ignoto e ci accompagna in un percorso di attraversamento del confine. Quell’intervallo liminale ricco di possibilità, dove spostare i nostri limiti sempre un po’ più in là.

 

Biografia

Luca Spano (1982, IT) è un artista multidisciplinare. Si è formato tra Europa e Stati Uniti, con una laurea in Scienze della Comunicazione alla Sapienza di Roma, un MA in fotografia alla London College of Communication a Londra e un MFA in arti visuali alla Cornell University a Ithaca (US). Il suo lavoro è stato esposto internazionalmente in musei, gallerie e festival come: Triennale di Milano, MACRO (Museo di Arte Contemporanea di Roma), BredaPhoto Festival (NL), Malta Festival (PL), Saavy Contemporary a Berlino (DE), Luis Adelantado Gallery (ES), Paolo Erbetta Gallery (IT), Caelum Gallery a New York, Istituto di Cultura Italiana di Parigi, Istituto di Cultura Italiana di Amburgo e l’Istituto Superiore Regionale Etnografico.

Luca è stato artista in residenza alla Fundacion Botin (ES), a NoArte Paese Museo (IT), Künstlerischen Tatsache (DE), Kultur einer Digitalstadt (DE) e visiting artist a Arts Letters and Numbers Residency (US) ed altri. Il suo lavoro ha ricevuto premi e grants come la MEAD Fellowship (UK), CCA Grant e Einaudi research grant (US), The John Hartell Award (US), Graziadei Prize (IT), il Premio del Paesaggio Regione Sardegna (IT), New Work Prospect Art Grant (US), Strategia Fotografia 2022 MiBACT (IT).

È stato uno dei direttori della agenzia fotografica OnOff Picture con sede a Roma, co-direttore dell’organizzazione NYC Creative Salon a New York, e ideatore di OCCHIO, un laboratorio di ricerca e didattica sull’immagine con sede a Cagliari.

Il suo lavoro è incluso in collezioni pubbliche e private come il Museo MAXXI di Roma, la collezione di libri d’artista della Cornell University, la collezione Graziadei e l’Istituto Superiore Regionale Etnografico Sardo.

 

Progetto realizzato in collaborazione con

Deutsches Optisches Museum, Jena (DE)

Dipartimento Interateneo di Scienze, Progetto e Politiche del Territorio (DIST) del Politecnico di Torino, Torino (IT)

Kunsthistorisches Institut in Florenz, Firenze (IT)

Catalogo bilingue Mousse Publishing

Testi critici di: Elisabetta Masala, Giangavino Pazzola, Anna Caterina Dalmasso, Massimo Canevacci, Luca Spano e Giovanna Corraine, Franziska Perske e Maria Dienerowitz, Ute Dercks, Marco Santangelo

 

Ufficio Stampa

STUDIO ESSECI - Sergio Campagnolo

Via San Mattia 16, 35121 Padova

Tel. +39.049.663499

referente Simone Raddi, simone@studioesseci.net

www.studioesseci.net

 

 

 

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