A cura di Claire Leblanc e Otto Letze
Alla fine del XIX secolo la rivoluzione industriale determinò in tutta l’Europa un drastico mutamento sociale, con conseguenze ambivalenti. Se l’industrializzazione dettava condizioni di lavoro brutali, al tempo stesso rendeva disponibili un gran numero di nuovi beni di consumo assieme a occasioni di svago per il tempo libero. Approfittare di questi nuovi beni e assistere al rapido moltiplicarsi di opportunità d’intrattenimento consentiva di sfuggire per un breve tempo dalla cruda realtà del duro lavoro quotidiano.
Questi prodotti e opportunità necessitavano di essere promossi e veicolati e la pubblicità di massa divenne essenziale, aprendo un nuovo terreno di lavoro per artisti, grafici e tipografie.
Tale rapido sviluppo permise ad artisti come Henri de Toulouse-Lautrec e i suoi contemporanei di rivoluzionare velocemente la riproduzione grafica, segnando così l’inizio di una nuova disciplina artistica indipendente: la stampa grafica tradizionale divenne l’arte del poster.
La mostra La Bohème espone l’eccezionale opera litografica di Henri deToulouse-Lautrec, presentata in una stretta interazione con le opere dei suoi predecessori e contemporanei, che vissero e sperimentarono nella Parigi della Belle Époque. Questa prospettiva panoramica permette ai visitatori di seguire da vicino le origini della moderna pubblicità di massa.
La presentazione, presso il MAN – Museo d’Arte della Provincia di Nuoro in Sardegna, è la prima tappa di una tour espositivo che coinvolgerà diversi musei internazionali.
Quando Henri de Toulouse-Lautrec si trasferì a Parigi da giovane adulto, divenne presto un narratore della vita nella capitale francese, un pittore dell’affascinante demi-monde e dei suoi luoghi: i veri atelier del suo lavoro divennero gli ippodromi, i circhi, i teatri di prosa e di musica, i cabaret e i bordelli.
Di quei luoghi l’artista raffigurò in presa diretta gli attori e gli spettatori, con passione e senza filtri. Toulouse-Lautrec si prese gioco degli spettatori d’elite, illustrandoli in maniera caricaturale ed elevando a stelle delle sue opere i protagonisti più umili di quel mondo – i cantanti, le ballerine e anche le prostitute. Tramite la sua rappresentazione amorevole e sfrontata della vita parigina, lo spirito di quell’epoca si è radicato per sempre nell’opera di Toulouse-Lautrec e vi è rimasto intatto sino ai giorni nostri.
Per agevolare la pubblicazione delle sue osservazioni sulla vita moderna e notturna di Parigi, Toulouse-Lautrec iniziò a sperimentare la stampa litografica a partire dalla seconda metà degli anni ottanta dell’Ottocento. Impiegò tale tecnica nella sua produzione artistica e inaugurò una vera e propria rivoluzione nella litografia mediante le grandi dimensioni dei lavori, la ricchezza dei colori saturi, le pennellate e le tecniche miste a gesso e spruzzo.
In soli dieci anni, fino alla sua morte nel 1901, produsse 368 stampe e poster litografici che considerò sempre d’importanza pari a quella dei suoi dipinti e disegni. Ancora oggi il suo nome è legato ai poster di Jane Avril, Yvette Guilbert e Aristide Bruant, divenuti già da molto tempo dei classici nella storia dell’arte.
Prima di Toulouse-Lautrec, Jules Chéret e Pierre Bonnard fecero uso del poster nella pubblicità di diversi spettacoli. Quando Toulouse-Lautrec iniziò a sperimentare la litografia, i suoi contemporanei, artisti affermati come Alfons Mucha e Théophile-Alexandre Steinlen si servirono della medesima tecnica e riuscirono anch’essi a creare dei veri capolavori. Nel corso della vita di questi artisti e per merito del loro lavoro, le stampe litografiche e i poster acquisirono un nuovo status, da semplici strumenti pubblicitari a nuovo genere artistico di riconosciuto valore.
Organizzata in sei sezioni, non è solo la Parigi di Toulouse-Lautrec a prendere vita in questa mostra, ma anche quella dei suoi predecessori e contemporanei. La maggior parte dei poster in mostra sono pubblicità per appuntamenti della vita notturna parigina, solitamente in combinazione con l’annuncio di uno spettacolo dal vivo. Altri poster promuovono invece diversi servizi e prodotti – gli oggetti di lusso della classe lavoratrice dell’epoca.
L’intera opera litografica dei poster pubblicitari di Toulouse-Lautrec è conservata in due collezioni museali d’Europa. Arricchita da opere di Alfons Mucha, Théophile-Alexandre Steinlen, Pierre Bonnard e Felix Vallotton, La Bohème presenta dal 22 giugno al 21 ottobre 2018 al MAN di Nuoro un insieme di 110 opere. La mostra è organizzata in collaborazione con il Musée d’Ixelles di Bruxelles e lo Institute for Cultural Exchange di Tübingen in Germania.
Un catalogo di 144 pagine corredato da immagini delle opere e testi di Luigi Fassi e Claire Leblanc in inglese ed italiano è disponibile nello shop del MAN e presso la Silvana Editorale di Milano (www.silvanaeditoriale.it).