MAN_Museo d'Arte Provincia di Nuoro

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Il luogo ideale

Il paesaggio simbolista in Francia

25.05  -  02.09.2007

Le 84 opere riunite in questa mostra, olii, disegni e incisioni di oltre venti artisti, riflettono attraverso la tematica del paesaggio la sensibilità, il mistero e le questioni metafisiche che hanno preoccupato gli artisti del movimento idealista della fine del XIX. Le opere rivelano la natura profonda, misteriosa e magica che accompagna l'essere umano nel suo percorso psicologico e spirituale, una natura misteriosa, poetica, con viste luminose e crepuscolari. All'interno della tematica sono approfonditi alcuni aspetti quali l'anima del paesaggio, il paesaggio mistico, il paesaggio dell'anima e il paesaggio dell'inquietudine.

«La Vostra anima è un paesaggio scelto»: con questo celebre verso, Paul Verlaine stabiliva una corrispondenza poetica tra le vie segrete del pensiero e la decorazione poetica di un «chiaro di luna tranquillo, che invita a sognare gli uccelli sopra gli alberi e a piangere di estasi alle fonti». Questa visione mentale di un paesaggio che incarna l'anima umana corrisponde perfettamente al modo in cui gli artisti simbolisti concepivano la natura. Lungi dall'essere degli artisti isolati, decadenti e al margine dell'evoluzione della loro epoca, i pittori simbolisti partecipavano attraverso la propria ricerca sia intellettuale sia plastica alla genesi di ciò che sarebbe diventata la pittura del ventesimo secolo, un'arte essenzialmente concettuale e "magica".

I paesaggi simbolisti sono paesaggi da sogno, perché gli artisti idealisti non desiderano mostrare il visibile ma l'invisibile. Per loro, la natura non è pittoresca ma suggestiva. Dipingono, pertanto, non ciò che il paesaggio mostra ma ciò che nasconde. Alberi, nubi, orizzonti lontani, boschi misteriosi, tramonti o crepuscoli: compongono idee che ci conducono verso la nostra interiorità.

Luogo di proiezione di una teatralità che può essere ascendente e positiva, però allo stesso tempo inquietante o degna di un incubo, la natura così come la percepiscono i simbolisti incarna tutti i tormenti e tutte le speranze di un momento della civilizzazione piena di metamorfosi. Gli artisti simbolisti francesi (o che hanno vissuto in Francia) presenti in questa mostra ci conducono, non senza incertezza, attraverso i loro tentativi, le loro angosce e i loro sogni, verso un mondo diverso dal reale, quell'universo definito da Baudelaire come «Anywhere out of the world». Attraverso i loro occhi, il loro pensiero e il loro genio artistico, ci svelano la geografia segreta del luogo ideale.

In mostra opere di: Edmond Aman-JeanValère Bernard, Marsella, Emile-Antoine Bourdelle, Maurice Chabas, Charles Marie Dulac, Eugène Grasset, Henry de Groux, Charles Guilloux, Louis Welden Hawkins, Jeanne Jacquemin, Frantisek Kupka, Charles Lacoste, Floirac, Henri Le Sidaner, Lucien Lévy-Dhurmer, Henri Martin, Emile-René Ménard, Constant Montald, Alphonse Osbert, Armand Point, Ary Renan, Auguste de Niederhäusern-Rodo, Carlos Schwabe, Alexandre Séon.

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