Strategia Fotografia 2025

9 Dec 2025

Valeria Cherchi, 3350 gr. Photographs and Letters on Obstetric Violence

a cura di Elisabetta Masala

La fotografia contemporanea ha un ruolo cruciale nel rivelare temi relegati ai margini del dibattito pubblico, favorendo il dialogo fra immagine, scrittura e attivismo. Valeria Cherchi si colloca in questa traiettoria con 3350 gr. Photographs and Letters on Obstetric Violence, tra i vincitori di Strategia Fotografia 2025.

La pubblicazione foto-testuale a cura di Elisabetta Masala, promossa dal MAN, è la fase conclusiva di un lungo progetto fotografico che affronta il tema della violenza ostetrica e ginecologica e il danno che ne scaturisce, nella sua dimensione individuale, sociale e politica. Tutto nasce da una storia personale: la morte, a sei mesi, della sorella omonima dell’artista in seguito a un episodio non denunciato di violenza ostetrica.

Il lavoro editoriale, attualmente in corso di lavorazione, riunirà documenti d’archivio, fotografie originali, lettere autoriali e testi critici, mettendo in luce una realtà complessa e troppo spesso taciuta. Nel 2014 l’Organizzazione Mondiale della Sanità ha pubblicato una dichiarazione per l’eliminazione degli abusi durante travaglio e parto, definendo la violenza ostetrica un problema che intreccia salute pubblica e diritti umani. Secondo un’indagine Doxa del 2017, il 21% delle madri italiane ha subito violenza ostetrica, ma in Italia non esiste ancora una legge che le tuteli. Solo recentemente (marzo 2025), il Portogallo è diventato il primo Paese europeo a riconoscere e punire legalmente la violenza ostetrica. In questo contesto, il progetto di Cherchi rappresenta uno strumento di conoscenza e accusa.

Attraverso immagini e testi, la pratica artistica di Valeria Cherchi apre spazi di consapevolezza e trasformazione, esplorando i traumi legati alla perdita perinatale e le disuguaglianze sistemiche che colpiscono i corpi in base a genere, classe e origine.  Il volume bilingue italiano/inglese, edito da Mousse, includerà testi di Elisabetta Masala, Patrizia Quattrocchi, Valeria Cherchi, Anna Balogi, che affronteranno la complessità del tema dal punto di vista curatoriale, antropologico, artistico e sociologico.

3350 gr. Photographs and Letters on Obstetric Violence si configura, così, come un progetto a forte impatto sociale, uno spazio di memoria e resistenza, in cui il racconto del trauma diventa gesto di cura e restituzione collettiva.

Il progetto è sostenuto da Strategia Fotografia 2025, promosso dalla Direzione Generale Creatività Contemporanea del Ministero della Cultura