MAN_Museo d'Arte Provincia di Nuoro

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La città ideale

Contest fotografico

27.09.2011  -  06.01.2012

Parallelamente alla rassegna Glo - Guardarsi l’ombelico, il Dipartimento educativo del MAN ha lanciato il nuovo contest fotografico “La città ideale”, che vuole promuovere una riflessione sulla città e invita tutti a condividere il proprio sguardo su di essa, inviando da una a dieci immagini all’indirizzo didattica.man@gmail.coma partire dal 27 settembre, data in cui è iniziata, nello spazio Glo dell’edificio ex ASL di Via N. Ferracciu, la seconda parte di Glo - Guardarsi l’ombelico.

Il contest “La città ideale” ha voluto estendere l’indagine sulla ricchezza creativa di Nuoro all’intera comunità, coinvolgendola attivamente in uno scambio di storie e punti di vista. La prima scadenza per l’invio dei progetti è stata fissata per il 6 gennaio 2012. Al termine del contest il materiale raccolto sarà esposto nello spazio Glo dell’edificio ex ASL. All’interno della pagina facebook del MAN sarà possibile visionare tutti i lavori ed esprimere una preferenza per assegnare il primo premio.

La città ideale

18.11 - 20.11.2011

In occasione della manifestazione “Autunno in Barbagia”, il Museo MAN e il Comune di Nuoro hanno organizzato, nello spazio Glo dell’edificio ex ASL di Via N. Ferracciu, la mostra dal titolo La città ideale, in cui sono state esposte circa venti opere della Collezione permanente del MAN e presentato l’intervento site-specific Blank Map Project dell’artista Giulia Casula. La città come centro di perfetta convergenza tra microcosmi umani diventa ideale solo in una concezione mentale dove lo spazio si pone al servizio dell’uomo. Un concetto da sempre oggetto di riflessione umana: la città sito da progettare e in cui vivere in armonia, luogo di incontro sociale, organizzazione politica e di pianificazione economica. Questa immagine, se anche rimane utopica nella sua realizzazione generale e vive, forse, nel ricordo di un passato non meglio identificato o nell’idea di una trasformazione in avvenire, un luogo sospeso di scorci urbani, interni di edifici e periferie all’interno di una mappa ideale. «Il luogo non è nulla fuori dalla mente; la grandezza fisica non è nulla all’interno della mente» (Hobbes), sicché la conoscenza si dispone, alla fine, secondo il modello del mapping, della relazione tra le due mappe, interiore ed esteriore. E proprio perché quella interiore corrisponde allo spazio immaginario e prevale su quella esterna ricomprendendola, la città non è solo un’astrazione architettonica ma un luogo di incontro tra due mondi.

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