La commissione del concorso “Sardegna Reportage”, riunitasi a Gavoi il 13 giugno scorso, ha individuato quattro progetti tra i centouno presentati al Museo MAN da altrettanti concorrenti, segnalando in particolare il lavoro di Matteo Melis, “Cagliari, vita e costumi di una città del 2015”.
Gli altri progetti segnalati dalla commissione sono i reportage di Erik Chevalier, “Terra di nessuno”, di Bruno Olivieri, “Il desiderio”, e di Stefano Pia, “Kilometri Zero”. La commissione ha inoltre ritenuto opportuno attribuire una menzione speciale ad alcuni singoli scatti presentati dai fotografi Paolo Marchi, Gigi Murru, Virgilio Piras e Daniele Pischedda.
Ispirato al lavoro di Vivian Maier, alla quale il MAN dedicherà un’importante retrospettiva a partire dal prossimo 10 luglio, il concorso “Sardegna Reportage” 2015 era dedicato alla fotografia di strada (Street Photography), un genere che rivolge la propria attenzione alla vita negli spazi pubblici, e richiedeva la capacità di raccontare ambienti, persone, situazioni o contesti urbani della Sardegna di oggi attraverso il medium fotografico, concentrandosi sulla vita quotidiana, i cambiamenti di costume, le interazioni umane, lo spirito e le contraddizioni del nostro tempo. Coerentemente con quanto richiesto, le opere individuate dalla giuria si distinguono per la capacità di catturare situazioni curiose o dense di pathos e per il tempismo nel cogliere attimi significativi. Dei diversi lavori sono stati valutati le motivazioni originarie, i temi individuati, la forza comunicativa, l’attinenza al genere prescelto, oltre agli aspetti formali e di qualità delle immagini.
La commissione – composta da Michele Smargiassi, giornalista di Repubblica e curatore del blog Fotocrazia, Paolo Curreli, redattore delle pagine culturali della Nuova Sardegna e Max Solinas, giornalista, photo editor e fotoreporter dell’Unione Sarda – ha così motivato la scelta fatta:
“Tra tutti i progetti presentati, molto differenti tra loro per intenzioni e qualità, la giuria ha scelto di selezionare quattro portfolio personali e altrettanti scatti singoli, diversi tra loro per sensibilità, approccio formale, scelta di soggetti e stile. Segnaliamo tra tutti il progetto di Matteo Melis, “Cagliari, vita e costumi di una città del 2015”. Le cinque fotografie presentate colgono, con coerenza stilistica e sensibilità di sguardo, mutamenti della città contemporanea in cui sono ancora ravvisabili le tracce di una specificità locale ma ormai diluite nell’alveo della globalizzazione. A parere della giuria l’autore ha ben interpretato il linguaggio ormai classico della “street photography”, come richiesto dal bando, declinandolo in modo personale; l’attenzione al banale come all’insolito aspetto delle relazioni umane in un angolo di scena urbana rendono questo lavoro particolarmente interessante e degno di nota”.
Il progetto di Matteo Melis, insieme agli altri lavori indicati dalla commissione, sarà presentato al Museo MAN a partire dal prossimo 10 luglio, in concomitanza con la mostra dedicata a Vivian Maier.