A cura di Elisabetta Masala
Un desiderio, un impasto, un’opera condivisa.
I pani del desiderio è un progetto artistico partecipato che prende forma da un gesto semplice e universale come modellare il pane.
Eppure, i pani di Ilaria Turba non contengono solo farina, acqua e lievito, ma anche sogni, memorie e aspirazioni comuni. In un tempo segnato da frammentazione e incertezza, il valore simbolico e comunitario dei pani rituali del Mediterraneo viene esaltato con un atto artistico e sociale, capace di generare empatia e ascolto.
La mostra Ilaria Turba. I pani del desiderio segna la fase conclusiva di un lungo viaggio tra territori, comunità e desideri.
Dopo anni di incontri e scambi, l’artista restituisce al pubblico il senso profondo di un’esperienza collettiva e trasformativa. Il progetto prende avvio nel 2018 nei quartieri nord di Marsiglia, dove, come artista associata al teatro nazionale LE ZEF, Ilaria Turba attiva una serie di laboratori con la comunità locale. In questo contesto nascono oltre cento pani-scultura: forme uniche, realizzate collettivamente e ispirate ai desideri di chi partecipa.
A partire dal 2022, I pani del desiderio si trasforma in un viaggio attraverso l’Italia, in cui ogni tappa coinvolge musei, festival, associazioni locali e abitanti. Da Milano a Fontecchio, da Firenze a Castiglione delle Stiviere, fino al villaggio in pietra medievale di Ghesc nel Piemonte, ogni luogo diventa occasione per rigenerare il gesto, attivare un nuovo dialogo con le comunità, creare forme inedite.
L’ultima tappa italiana del progetto itinerante si svolge nel paese di Villaurbana, in provincia di Oristano, nell’ambito del programma della Fondazione di Sardegna AR/S – Arte Condivisa.
È in Sardegna, terra profondamente legata alla tradizione del pane rituale, che il progetto trova il suo compimento simbolico: un ritorno alla materia, alla memoria, ai gesti che uniscono. Durante un rito collettivo di festa nel bosco di S’Arangiu Aresti, l’artista ha condiviso le storie legate a ciascuno degli oltre cento pani raccolti lungo il viaggio, prima che venissero affidati al fuoco in un gesto simbolico di trasformazione.
Come nei rituali arcaici, la loro metamorfosi non sancisce una fine, ma un passaggio di rinascita. La polvere nera brillante derivata dalla combustione diventa, così, simbolo dei desideri che perdono la propria forma e si mescolano tra loro. Come sostiene l’artista nel video in mostra, “le forme che spariscono rimangono nel ricordo, nelle tracce, nei racconti che ancora si possono tramandare. Non sono scomparse, sono solo ritornate alla loro essenza, che è la stessa dei desideri da cui tutto ha avuto inizio”.
La mostra I pani del desiderio restituisce l’intero percorso, invitando il visitatore a ripercorrere simbolicamente il tragitto che unisce Marsiglia alla Sardegna, attraverso una selezione di opere – alcune delle quali inedite – che trasforma il museo in uno spazio vivo di relazione, ascolto e cura. In un presente che chiede immaginazione e nuove forme di vicinanza e umanità, Ilaria Turba invita a partire da un gesto semplice e universale: dare forma a un desiderio e condividerlo con gli altri.
Ilaria Turba
La ricerca dell’artista visiva Ilaria Turba si sviluppa nella creazione di progetti interdisciplinari, partecipativi e relazionali che coinvolgono comunità, gruppi e territori specifici, spesso in contesti complessi e difficili. Le sue opere si radicano nello scambio diretto con le persone, incorporando voci, azioni e stimoli dei partecipanti, e si traducono in installazioni, opere nello spazio pubblico, immagini, oggetti, libri d’artista, performance e momenti di festa. Il lavoro di Ilaria Turba si distingue per coerenza, estetica e sensibilità, che emergono nei processi inclusivi e nella rielaborazione dei temi che sceglie di narrare. Un elemento ricorrente nelle sue creazioni è il dialogo con archivi privati e pubblici.
Ilaria Turba ha vinto la nona edizione dell’Italian Council nel 2020 e ha presentato i suoi progetti presso: Mucem, Marseille; LE ZEF scène nationale de Marseille; Manifesta13; Centre Pompidou, Parigi; Rencontres Internationales de la photographie d’Arles; Performative, MAXXI L’Aquila; Festival Trajectoires, Nantes; Fondazione Prada, Castello di Rivoli, Torino; Brooklyn Children’s Museum NYC; Museo della Triennale, Milano; Festival Animac, Catalunya; Museo Fotografia Contemporanea, Milano; Festival Filosofia di Modena; Festival Fotografia Europea, Reggio Emilia.
Si ringraziano:
Fondazione di Sardegna nell’ambito di AR/S – Arte Condivisa in Sardegna
Comune di Villaurbana (OR) e i partecipanti al progetto dei Pani del desiderio a Villaurbana
LE ZEF scène nationale de Marseille
Mucem- Museo delle civiltà dell’Europa e del Mediterraneo – Marsiglia