Franco Pinna. Sardegna a colori. Fotografie ritrovate 1953-67

Inaugurazione, 5 dicembre ore 18:30   Ideazione e direzione scientifica: Archivio Franco Pinna   Con Franco Pinna. Sardegna a colori. Fotografie ritrovate 1953–67, il MAN prosegue la riflessione sul linguaggio […]
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Inaugurazione, 5 dicembre ore 18:30

 

Ideazione e direzione scientifica: Archivio Franco Pinna

 

Con Franco Pinna. Sardegna a colori. Fotografie ritrovate 1953–67, il MAN prosegue la riflessione sul linguaggio fotografico e il suo rapporto con la Sardegna, territorio di ispirazione e sperimentazione per generazioni di artisti. La mostra, che celebra il centenario della nascita del fotografo maddalenino (La Maddalena 1925 – Roma 1978), maestro della fotografia italiana del Novecento, riporta alla luce un corpus a lungo dimenticato, restituendo una dimensione nuova e sorprendente del suo sguardo: quella del colore. In dialogo con le recenti ricerche del museo su autori e visioni del paesaggio sardo, l’esposizione amplia la nostra percezione di un fotografo che molti hanno conosciuto solo attraverso il bianco e nero.

Il percorso della mostra, articolato in cinque sezioni e composto da circa ottanta opere tra stampe fotografiche a colori — in larga parte raramente esposte — e materiali d’archivio, propone un viaggio nella storia visiva e professionale di Pinna, offrendo nuovi elementi di valutazione critica e storica della sua opera. Le immagini esposte, frutto di un lungo lavoro di recupero e restauro digitale delle cromie originali, sono accompagnate da fotografie in bianco e nero, diapositive, pubblicazioni d’epoca e strumenti di lavoro provenienti dall’Archivio Franco Pinna, a testimonianza della complessità del suo approccio documentario.

La mostra prende avvio da Orgosolo 1953, prima campagna fotografica a colori realizzata da Pinna in Sardegna, per poi attraversare le tappe più significative della sua produzione isolana: da Argia a Tonara (1960) alle immagini per il celebre volume Sardegna. Una civiltà di pietra (1961), fino alle cronache sul banditismo e le proteste dei pastori del 1967. Le sequenze, disposte come un racconto di lunga durata, restituiscono l’evoluzione di un linguaggio che trova nel colore una dimensione autonoma e poetica, capace di cogliere la materia viva della Sardegna arcaica e modernissima insieme.

In mostra, anche una sezione che ripercorre le tappe essenziali della carriera più popolare di Pinna — dai reportage per Vie Nuove e L’Espresso alle collaborazioni con Ernesto De Martino, fino alla lunga amicizia con Federico Fellini, che lo volle fotografo di scena in film come Giulietta degli spiriti, Satyricon, Roma e Amarcord. Come scriveva Fellini nel 1976, “Franco Pinna aveva una lentezza da ierofante. Stava tra lo scienziato e il sacerdote”. È proprio in questa dimensione sospesa tra documento e rito che la mostra del MAN invita a rileggere la sua opera: come un attraversamento della realtà che diventa rivelazione.

 

Franco Pinna

(La Maddalena 1925 – Roma 1978)

Reporter tra i più noti del suo tempo, Pinna è stato una figura centrale del Neorealismo fotografico italiano. Dopo la militanza nella Resistenza romana e una breve esperienza come operatore di documentari, esordisce nel 1952 nella cooperativa “Fotografi Associati” e segue Ernesto De Martino nelle spedizioni etnografiche in Lucania e Salento. Nel 1961 pubblica Sardegna. Una civiltà di pietra, il suo volume più importante, e a partire dal 1964 diventa fotografo di fiducia di Federico Fellini. Autore di oltre 300.000 scatti, Pinna ha saputo unire impegno civile e rigore estetico, documentando l’Italia in trasformazione e restituendo, con sguardo lucido e poetico, il volto più umano del Novecento.

Dal 1997 l’Archivio Franco Pinna (Roma/Bologna) custodisce e valorizza il suo patrimonio, promuovendo ricerche e mostre che ne mantengono viva la memoria.

Ideazione e direzione scientifica: Archivio Franco Pinna.

Coordinamento e realizzazione: Paolo Pisanelli, OfficinaVisioni, in collaborazione con Cinema del reale, Erratacorrige, Big Sur.

Digitalizzazione, restauro digitale, editing delle fotografie: Gloria Fulgeri, Claudio Domini.

Regia e montaggio video-installazione: Matteo Gherardini, Paolo Pisanelli.

Archivio Franco Pinna © tutti i diritti riservati

Catalogo Nomos edizioni, ita/en

coordinamento di Alessandro Moni

immagine grafica di Sabina Era

 

Franco Pinna. Sardegna a colori. Fotografie ritrovate 1953-67