– Alessandro Moni –
Politiche dell’immaginazione
Ogni forma d’arte, ogni libro, ogni parola condivisa è un esercizio di libertà. In un tempo segnato dall’urgenza e dall’ipersemplificazione, leggere e pensare insieme diventano gesti politici: atti di resistenza contro l’oblio, contro la perdita di senso, contro la chiusura del linguaggio.
Con BiblioMANia, il MAN rinnova la sua funzione pubblica di spazio critico. Invita autori, lettrici e lettori a tornare a una dimensione essenziale della cultura: quella del confronto, del dissenso, della parola che non teme la complessità. La letteratura, come l’arte, apre possibilità; non si limita a rappresentare il mondo, lo interroga, lo smonta, lo reimmagina.
In un contesto in cui la cultura viene spesso ridotta a intrattenimento o decorazione, il museo sceglie di riaffermare la propria responsabilità politica: custodire il diritto di ciascuno a pensare liberamente, a esercitare l’immaginazione come strumento di conoscenza e di giustizia. BiblioMANia nasce da questa convinzione: che la parola, pronunciata e ascoltata, possa ancora trasformare la realtà.
Ogni incontro diventa così un atto di cittadinanza culturale. Nel dialogo tra gli autori e il pubblico, il museo si fa luogo di democrazia sensibile, di cura del pensiero, di costruzione di comunità.
Perché la libertà non si conserva nel silenzio, ma nella pratica costante dell’immaginare insieme.