30/10/25 ore 18:30
BiblioMANia Music Closing
CODICI DELL’ISOLA, Jannemuru
GUESTS: MANUELLA (VOCE), MARCO DI CESARE (SAX)
La performance di JANNEMURU, concepita appositamente per l’occasione, nasce in stretta relazione con la mostra Isole e Idoli e si configura come un percorso sonoro capace di intrecciare suggestioni arcaiche e sperimentazioni contemporanee. Partendo dall’universo simbolico evocato dalle opere, l’artista traduce in suono l’idea di isola come luogo di memoria, di ritualità e di trasformazione.
Il progetto di JANNEMURU nasce dal rapporto diretto con la natura e con i segni che questa porta con sé. La natura, dono degli dèi, conserva simboli e tracce che da sempre guidano l’uomo verso un dialogo con l’universo, come chiavi per oltrepassare i confini del visibile. Attraverso l’uso di sintetizzatori, loop, campionamenti e percussioni digitali, JANNEMURU costruisce un paesaggio acustico stratificato, dove sonorità elettroniche e texture ambientali si mescolano con frammenti e timbri che richiamano l’immaginario rituale della Sardegna. L’ascoltatore viene così guidato in un viaggio sospeso, in bilico tra la dimensione intima del ricordo e quella collettiva del rito, tra l’ancestrale e il contemporaneo.
Il set non si limita a proporre un semplice accompagnamento musicale, ma diventa una vera e propria esperienza immersiva, in cui il linguaggio del suono si fa strumento di evocazione, capace di amplificare i temi della mostra e di restituirne nuove risonanze. Ogni passaggio sonoro è pensato come un varco, un invito a perdersi e a ritrovarsi in un territorio inedito, in cui tradizione e sperimentazione dialogano e si contaminano reciprocamente.
Bio:
Jannemuru è un produttore, sound artist e performer nato in Sardegna, la cui ricerca musicale si muove tra natura selvaggia, culture ancestrali e sperimentazione elettronica. Al cuore del suo lavoro c’è un profondo legame con l’ambiente: Jannemuru cattura suoni direttamente dalla natura – cascate, canyon, vento tra le rocce, canti degli uccelli – attraverso registrazioni ambientali che diventano la base organica delle sue composizioni. Ogni brano nasce da un luogo reale, da un’esperienza vissuta, trasformando l’ascolto in una mappa sonora che restituisce la memoria del paesaggio.

