22/10/25 ore 18:30
L’incontenibile forza della gentilezza
Ottavio Olita dialoga con Massimo Dadea
È un’opera che unisce realtà e romanzo. La realtà racconta il lavoro educativo svolto da un nonno verso il nipote tredicenne per fargli conoscere iniziative e attività che in Sardegna operano per favorire solidarietà, accoglienza, integrazione: comunità di recupero, associazioni di volontariato, singole attività.
Il romanzo prende lo spunto dal precedente lavoro dal titolo Sulle tracce di Almeida per descrivere l’azione umanitaria a favore dell’immigrazione svolta dai giovani che compongono l’Associazione Mosaico di Popoli. Uno dei collaboratori viene ucciso mentre sta per svelare i nomi dei criminali che si arricchiscono sulla pelle dei disperati profughi provenienti dall’Africa.
Un incrocio tra altruismo nella realtà e nella ricostruzione di fatti che accadono nella quotidianità e che vengono ignorati o marginalizzati. Sull’orribile mercato dello sfruttamento della disperazione, il testo contiene le testimonianze dirette di un docente universitario africanista e di un giornalista.
L’azione, incrociata tra romanzo e realtà, si si svolge tra Parigi, Cagliari, Roma, Siena, Londra.
Modelli di riferimento di come si può vivere con gli altri e per gli altri, senza egoismi, Adriano Olivetti e Gigi Riva.
Bio:
Ottavio Olita ha insegnato Lingua e Letteratura francese all’Università di Cagliari dal 1974 al 1980. Poi è passato al giornalismo: La Voce Sarda, Ansa, La Nuova Sardegna e, dal 1988, Rai. Ha pubblicato diversi saggi.