Memorie minerarie e montagne magiche
– Elisabetta Masala –
La recente storia della Sardegna è segnata da miniere dismesse, villaggi operai abbandonati, cave scavate nella roccia come ferite.
Le vicende minerarie hanno plasmato il paesaggio e le comunità, lasciando un’eredità complessa, fatta di lavoro, conflitti, silenzi e metamorfosi, che ancora oggi incide profondamente sull’identità di molti territori, nell’isola come nel resto d’Italia.
È anche per questa ragione che il MAN ha accolto con entusiasmo la proposta di acquisire nella propria collezione permanente l’installazione multicanale La montagna magica di Micol Roubini.
Un progetto potente, poetico e rigoroso — realizzato grazie all’XI edizione dell’Italian Council (2022) —, che ha saputo unire ricerca antropologica e indagine territoriale, archeologia industriale e linguaggi visivi contemporanei.
L’opera prende avvio dallo studio dell’ex miniera di amianto di Balangero, in Piemonte, un tempo la più grande d’Europa, attiva dal 1918 al 1990 e attualmente in fase di bonifica. L’installazione si sviluppa come un racconto stratificato fatto di immagini d’archivio, testimonianze orali e osservazione sul campo. Il lavoro restituisce la complessità del paesaggio post-industriale, dove la natura torna lentamente a reclamare lo spazio, ma i segni del passato restano impressi nella terra, così come nelle vite dei suoi abitanti.
Proprio da questa installazione nasce l’esigenza di proseguire il lavoro e di rielaborare il ricco repertorio di materiali raccolti. Micol Roubini è riuscita, così, a trasformare il progetto in un film omonimo della durata di 67 minuti, vincitore del Premio per l’Innovazione Cinematografica al Bellaria Film Festival 2025. Il lavoro approfondisce ulteriormente l’indagine, intrecciando sogno e realtà, cinema d’osservazione e linguaggio poetico, in un dialogo aperto tra eredità industriale, ferite ambientali e possibilità di riscrivere nuove storie.
Per questa ragione il MAN ha voluto presentare il film in anteprima in Sardegna, in collaborazione con uno dei contesti più significativi per la promozione culturale dell’isola: il festival letterario di Gavoi, L’Isola delle Storie, che quest’anno si è tenuto dal 3 al 6 luglio. Un’occasione preziosa per rinnovare una collaborazione ormai consolidata e per riportare la riflessione sul paesaggio e sulla memoria mineraria all’interno di un territorio che, seppur distante da Balangero, condivide la stessa realtà di sfruttamento, abbandono e auspicata rinascita.
LA MONTAGNA MAGICA
Una produzione L’ALTAURO, LO SCHERMO DELL’ARTE
Scritto e diretto da MICOL ROUBINI
Direzione artistica GABI SCARDI
con CATERINA CERVA PEDRIN, MARIO GIACOMIN POTACHIN, MARCO PICCA PICCON, IRENE DAMIANO, PAUL LEON ALLAIRE, GIAN CARLO BERTELLINO, SERGIO FAVERO LONGO, DANIELA DHAMPIRAJ, IVAN CAVALLI, MARTINA SETTE, SABRINA SCOLARI, MARIAGRAZIA LUISO
Voice-over FRANCESCA MAZZA
Fotografia DAVIDE MALDI
Assistente alla fotografia TIZIANO DORIA
Fonico di presa diretta GIOVANNI CORONA
Montaggio MICOL ROUBINI
Musiche originali FREDDIE MURPHY, CHIARA LEE
Musiche COSMO SHELDRAKE
Montaggio del suono /supervisione musicale /mix TOMMASO BARBARO