Costruire futuro: arte contemporanea e politiche pubbliche
Sostenere l’arte contemporanea non significa solo esporla: significa costruire una memoria collettiva, garantire continuità al pensiero critico, accompagnare il presente verso nuove forme di consapevolezza. Da anni, il Ministero della Cultura promuove bandi come PAC – Piano per l’Arte Contemporanea, Italian Council e Strategia Fotografia, strumenti fondamentali per il sostegno e l’ampliamento delle collezioni pubbliche. Il MAN ha saputo cogliere queste opportunità, distinguendosi a livello nazionale con numerosi progetti vincitori che hanno arricchito la propria collezione permanente, consentendo la realizzazione di mostre dedicate e rafforzando il dialogo con il territorio, gli artisti e le grandi questioni del nostro tempo.
Con il progetto vincitore del PAC 2022–2023, in girum imus nocte di Giorgio Andreotta Calò, il museo ha acquisito una serie di opere concepite in Sardegna tra il 2013 e il 2018. Al centro del lavoro, il film omonimo documenta un cammino notturno compiuto dall’artista insieme a una decina di minatori dell’impianto di Nuraxi Figus della Carbosulcis S.p.A., ultima miniera attiva in Italia. In un momento particolarmente significativo per la comunità sarda, Andreotta Calò restituisce una riflessione stratificata sul territorio.
Con il PAC, in girum imus nocte e le sculture bronzee dogod e Pinna Nobilis sono tornate definitivamente in Sardegna, amplificatore semantico di queste opere. Similmente, La Montagna Magica di Micol Roubini – acquisita grazie all’Italian Council 2022 –, traccia una delle vicende tra le più complesse della storia industriale italiana. La video-installazione ambientale indaga lo sviluppo post-industriale dell’area di Balangero e Corio, sede dell’Amiantifera, la cava di amianto a cielo aperto più grande d’Europa, oggi al centro di un ampio progetto di bonifica. Un’opera che riflette sulle ferite del territorio attraverso le memorie legate all’amianto e sulla lenta riconquista della natura sull’area.
Negli anni passati, l’Italian Council aveva già permesso al MAN di acquisire le videoinstallazioni Flu水o di Alessandro Sciarroni e Zwei (due) di Christian Niccoli (Ed. 2020), oltre alle installazioni di Via San Gennaro di Sonia Leimer (2018), mentre il programma Strategia Fotografia, attraverso le edizioni 2022 e 2023, ha arricchito il patrimonio fotografico del museo con due importanti progetti. After the Last Image di Luca Spano interroga la natura stessa della visione, mettendo in discussione le immagini e il modo in cui percepiamo la realtà. Abitare l’immagine di Cristian Chironi raccoglie invece nove fotografie provenienti da tre cicli giovanili, che documentano paesaggi e memorie della provincia di Nuoro, attivando piani di lettura dinamici tra territorio, identità e memoria.
Questi bandi rappresentano politiche culturali lungimiranti che consentono alle istituzioni di progettare sul lungo periodo, costruendo collezioni capaci di raccontare la complessità del presente. Le acquisizioni citate sono solo una parte dei progetti che il MAN ha potuto realizzare grazie ai contributi ministeriali: un mosaico in costruzione, fatto di visioni, territori, racconti. La testimonianza di un impegno costante nel valorizzare l’arte contemporanea e nel rafforzare il ruolo del museo come osservatorio critico sul nostro tempo. Il patrimonio cresce, sì, ma cresce anche lo sguardo critico, costruito anno dopo anno attorno a queste visioni condivise.
Elisabetta Masala