MAN_Museo d'Arte Provincia di Nuoro

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LCR#3 - Preludio

Leonardo Boscani / Golden Zimmer

17.02  -  21.05.2017

Sarà inaugurata il prossimo 17 febbraio, insieme alle mostre di Berenice Abbott e Jennifer West, l’installazione di Leonardo Boscani, Golden Zimmer, specificatamente realizzata per gli spazi della Project Room del Museo MAN. 

Golden Zimmer è la prima di una serie di iniziative che introducono al terzo e ultimo appuntamento del progetto espositivo pluriennale La Costante Resistenziale, dedicato alle ricerche più innovative che, dai primi anni dell’autonomia regionale ai giorni nostri, hanno caratterizzato la scena artistica sarda

Dopo i primi due appuntamenti del 2015 e del 2016, La Costante resistenziale #3, a cura di Micaela Deiana, sarà dedicata alle ricerche artistiche più recenti, sviluppate nel corso degli anni Duemila. Il Preludio, attraverso una ciclo di appuntamenti, eventi e mostre, proporrà approfondimenti tematici sulle questioni legate all’arte socialmente impegnata, la ricerca video, la relazione fra arte e suono e la performance. 

La ricerca di Leonardo Boscani è volta, sino dagli anni Novanta, all’analisi delle contraddizioni sociali e politico-economiche della società occidentale, alle quali oppone utopie fantascientifiche, in cui critica e ironia si bilanciano nella creazione di un nuovo mondo linguistico. 

In Golden Zimmer la riflessione si focalizza sull’esodo migratorio che sta caratterizzando il panorama europeo degli ultimi anni. I tentativi e le contraddizioni delle politiche sociali messe in atto dall’Unione Europea per rispondere all’emergenza in corso vengono sublimati in un ambiente aureo, luogo avulso dalla temporalità, sognato e irraggiungibile, che richiama la simbologia e l’estetica dei luoghi di culto della religione ortodossa oppure le icone e le pale d’altare dell’arte bizantina e medievale.  

Il materiale con cui l’installazione è realizzata non è però la preziosa foglia d’oro ma l’altrettanto delicata - e assai più facilmente deteriorabile- metallina delle coperte termiche usate nelle situazioni di primo soccorso. La camera citata da Boscani nel titolo dell’installazione evoca, quindi, quella domestica sognata dal migrante che cerca nuova vita in Europa. Il riferimento all’ esperienza individuale, intima e umana,  è affiancato dai dati statistici delle politiche migratorie, i cui numeri vengono scientificamente riportati dall’artista in un fregio decorativo che corre lungo l’intero ambiente. 

Simbolo e funzionalità, decorazione e impegno sociale si bilanciano in uno spazio per il pensiero critico che, attraverso l’esperienza sensoriale del colore e della luce, stimola le coscienze individuali e collettive. 

Leonardo Boscani(Sassari, 1961) si è formato presso l’Accademia dei Belle Arti di Sassari: Fra le mostre più recenti si segnalano le personali “Umana Ambizione + Notre Siècle, Boscani + Bertozzi”, Musée de la Corse, Corte, FR (2014), “DNA-Disciplina Naturale dell’Antagonista 2, Boscani + Delogu”, a cura di Emanuela Falqui, Galleria S’Umbra, Cagliari (2014) e le collettive “Par le Bleu, la « grande couleur”, a cura di Anne Alessandri, FRAC-Corse, Bastion de France, Portovecchio, FR (2015), “Civil Servants”, a cura di Micaela Deiana, MAN Nuoro (2015), Love for risk, MSU-Museum of Contemporary Art Zagreb, Zagabria, Croazia (2012)

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