MAN_Museo d'Arte Provincia di Nuoro

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Dalla figuratività all’astrazione

Percorsi dell’arte italiana tra il 1945 e 1960 dalle collezioni della Gnam

28.04.2006  -  25.06.2007

Il MAN presenta Dalla figuratività all’astrazione.  Percorsi dell’arte italiana tra il 1945 e 1960, dalle collezioni della Gnam, e offre con questa nuova mostra realizzata in collaborazione con la GNAM di Roma un’occasione unica per ammirare 55 dipinti e 13 sculture di alcuni tra i più importanti artisti italiani.

Le opere selezionate ripropongono il clima di sperimentazione linguistica e di ricerca di quel fervente periodo di rinnovamento del linguaggio artistico italiano, vissuto dopo la guerra e caratterizzato dall’esigenza di aprirsi al confronto con le esperienze straniere. Alla fine del secondo conflitto mondiale, la crisi della cultura determina, infatti, anche in Italia una introspezione delle coscienze e una ribellione nei confronti delle modalità espressive delle richerche artistiche precedenti.

Il dibattito sul futuro dell’arte italiana è a tutto campo, si discute sulle riviste, nelle gallerie e nei gruppi che si vanno formando. Nel 1946 si costituisce il Fronte Nuovo della Arti tra Milano e Venezia, raggruppamento degli artisti più innovatori che difendono un’arte  ispirata alle avanguardie storiche.  Già al suo interno coesistono due anime, l’una tendente all’astrazione, l’altra che sceglie di non abbandonare il terreno della realtà.

Nel 1947 a Roma si crea Forma 1, nel 1948 a Milano il Movimento Arte Concreta. Anche negli anni seguenti molti sono i raggruppamenti che intendono formulare nuove possibilità artistiche, dal gruppo degli Otto a Originne, dallo Spazialismo, al Nuclearismo, ma sono numerosi anche gli artisti che preferiscono percorrere da soli la strada del rinnovamento, a volte verso l’astrazione e l’infomale a volte verso un nuov itpo di figurazione. Gli anni dal 1945 al 1960 consentono a tanti artisti italiani di scegliere un versante e trovare, con originalità e coerenza, una dimensione matura della propria arte.

Questa nuova generazione, con i suoi tormenti e le sue fedi, è la generazione dei padri dell’odierna cultura artistica in Italia, presenti in questa esposizione con opere importanti e significative di quel particolar emomento storico. Molte delle opere esposte sono state acquistate dalla Gnam presso le maggiori esposizioni nazionali, alcune in occasione di mostre presso gallerie private o direttamente dagli artisti.

Altre, un cospicuo numero, sono stete depositate dagli artisti stessi, desiderosi di conquistare un posto di rispetto in quella che era considerata la più importante vetrina istituzionale d’Italia. Erano gli anni, quelli dal 1945 al 1930, in cui la Galleria Nazionale d’Arte Moderna era diretta da Palma Bucarelli che, insieme a Giulio Carlo Argan, conduceva una politica di acquisizioni privilegiando il versante degli astrattisti, ma cercando, al contempo, di valorizzare una cospicua parte dell’arte italiana più recente, anche se, indubbiamente, le loro scelte si mostrarono chiuse a espressioni artistiche più italiane e in qualche modo di continuità con la tradizione figurativa precedente. 

Artisti: Afro, Marcello Avenali, Gino Bellani, Renato Birolli, Renato Birilli, Remo Brindisi, Corrado Cagli, Massimo Campigli, Giuseppe Capogrossi, Bruno Cassinari, Ettore Colla, Pietro Consagra, Antonio Corpora, Giorgio De Chirico, Nino Franchina, Franco Gentilini, Manlio Giarrizzo, Renato Guttuso, Bice Lazzari, Leoncillo, Mauro Manca, Marino Marini, Titina Maselli, Umberto Mastroianni, Giuseppe Magneco, Luciano Minguzzi, Mirko, Sante Monachesi, Luigi Montanarini, Enrico Paulucci, Achille Perilli, Nino Perizi, Fausto Pirandello, Armando Pizzicato, Enrico Trampolini, Mario Radice, Mauro Reggiani, Manlio Rho, Sergio Romiti, Piero Sadun, Bruno Saetti, Giuseppe Santomaso, Angelo Savelli, Alberto Savinio, Toti Scialoja, Antonio Scordia, Atanasio Soldati, Giulio Turcato, Giuseppe Uncini

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