MAN_Museo d'Arte Provincia di Nuoro

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ALDO CONTINI

No-Panic. Retabli domestici

18.01  -  15.04.2008

Dal rapporto dialettico dell’arte con la realtà isolana post bellica nascono le prime prove artistiche dello scultore Aldo Contini (Sassari, 1924), ancora legate alla tradizione figurativa, siamo a metà degli anni Cinquanta, e concepite come impegno sociale dell’artista. Questa estrema attenzione per un’arte capace di fare propri contenuti e esigenze attuali, porta Contini, dal 1959, a dedicarsi all’attività di designer presso l’I.S.O.L.A. (Istituto Sardo Organizzazione Lavoro Artigiano), dove lavora accanto a Eugenio Tavolara nella progettazione dell’artigianato sardo del ferro, della ceramica, del legno, ecc. Nel 1963 lascia l’I.S.O.L.A. e intraprende la carriera dell’insegnamento come docente all’Istituto d’Arte di Sassari, che lo impegnerà fino al 1989.

Intanto nel 1965, con l’adesione al “Gruppo A” riunito attorno Mauro Manca, la sua ricerca artistica si sposta nel campo della pittura neoavanguardista e pop, abbandonata a metà degli anni Settanta per il concettualismo che contraddistingue il periodo in cui fonda il “Gruppo della Rosa”. Dal 1983 al 1986 diventa coordinatore scientifico del Dipartimento di progettazione per l’Artigianato dell’Istituto Europeo di Design di Cagliari. Esaurita anche la fase concettuale, alla fine degli anni Ottanta la sperimentazione pittorica di Aldo Contini approda a un astrattismo geometrico che caratterizza le sue opere più recenti, come le Vetrate e i Retabli. Questi ultimi, in un gioco e contrasto cromatico tra stelle rosse e forme oro, disegnano il personale dialogo di Aldo Contini alla sua prima personale al Museo

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