MAN_Museo d'Arte Provincia di Nuoro

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17 artisti e 40 capolavori dalle collezioni della GNAM di Roma

11.03  -  29.05.2005

Il MAN presenta un evento straordinario, unico e irripetibile. Infatti, i quaranta capolavori che costituiscono questa mostra, appartenenti alle collezioni della Galleria Nazionale d'Arte Moderna di Roma, sono di norma esposte al pubblico del Museo romano nel settore del secondo Novecento della Galleria e ne costituiscono uno dei nuclei più importanti.

Esse offrono, infatti, un'eccezionale testimonianza delle espressioni artistiche che hanno caratterizzato la cultura italiana degli anni Cinquanta e Sessanta, quando, ormai superata in nome di un nuovo astrattismo la contrapposizione tra figurazione - realismo e astrazione - cuboespressionismo, le poetiche figurative incarnano il desiderio di creare un nuovo linguaggio completamente svincolato dalla tradizione, libero di esprimere la realtà del segno, la realtà del gesto, la realtà della materia.

Il termine "informale", utilizzato dalla critica per quasi tutti gli artisti che qui figurano, e in realtà calzante solo per alcuni di essi, sta tuttavia a indicare la distanza ormai presa anche dai non proprio giovani rispetto alla forma artistica comunemente intesa. Forma che comprende spazio, linea, colore e l'approdo a linguaggi personali, privati, in cui le più profonde necessità dello spirito e dell'intelletto ricercano il medium espressivo più immediato in materie nuove o nuovamente intese: nascono così i buchi e poi i tagli di Fontana, i sacchi, i ferri e le plastiche di Burri, gli assemblaggi di elementi metallici di Colla, la sigla a "forchetta" di Capogrossi, l'azione dipinta di Vedova, tanto per citare solo alcuni dei nomi più noti. Si tratta dei frutti di un'intensa stagione di esperienze e di dibattiti critici che vede coinvolti non solo gli artisti qui presenti, ma anche una critica militante appassionata come Lionello Venturi, Nello Ponente, Emilio Villa, Giovanni Testori e altri.

L'arte italiana, mossa da una reale esigenza di rottura con il passato e volta alla conquista di un nuovo e diversificato universo di rappresentazione, arriva a dar vita a uno dei periodi migliori e meno provinciali, rispetto all'Europa e agli Stati Uniti d'America, della cultura artistica della seconda metà del XX secolo. Più che una mostra, questa esposizione si potrebbe definire una fetta di Museo messa a disposizione di un altro Museo pubblico, che una straordinaria circostanza, come l'ospitalità che quest'anno la Galleria Nazionale dà alla XIV edizione della Quadriennale di Roma, ha reso possibile.

Questa è un'operazione culturale di grande rilievo per la Galleria Nazionale, che riesce in tal modo, con la piena collaborazione del MAN di Nuoro, a far conoscere anche "fuori le mura", e secondo una modalità  che ha ormai una tradizione consolidata, porzioni del patrimonio di opere d'arte che essa tutela e gestisce a nome dello Stato e che per questo appartiene a tutti.

La mostra, concessa con entusiasmo dalla Soprintendente alla Galleria Nazionale Maria Vittoria Marini Clarelli, è curata da Mariastella Margozzi con Maura Picciau. Il catalogo contiene saggi introduttivi delle curatrici sul periodo storico presentato, sui movimenti e gli artisti, sulla storia delle opere e degli autori intrecciatasi con le vicende della Galleria Nazionale.

Gli artisti: Carla Accardi, Afro, Alberto Burri, Giuseppe Capogrossi, Ettore Colla, Pietro Consagra, Piero Dorazio, Lucio Fontana, Gastone Novelli, Achille Perilli, Arnaldo Pomodoro, Antonio Sanfilippo, Toti Scialoja, Tancredi (Parmeggiani), Giulio Turcato, Cy Twombly, Emilio Vedova.

A cura di Mariastella Margozzi con Maura Picciau.

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