MAN_Museo d'Arte Provincia di Nuoro

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TRANSAVANGUARDIA

Opere dalla Collezione Grassi

01.12.2014  -  17.09.2006

Era il 1978, quando Achille Bonito Oliva definì con il termine Transavanguardia il gruppo di artisti italiani costituito da Sandro Chia, Francesco Clemente, Enzo Cucchi, Nicola De Maria e Mimmo Paladino. Da allora il termine divenne “ufficiale” per definire quel movimento che, di lì a breve, avrebbe trovato affermazione internazionale.

“Transavanguardia - scrisse Bonito Oliva sintetizzando lo spirito del movimento - significa apertura verso l’intenzionale scacco del logocentrismo della cultura occidentale, verso un pragmatismo che restituisce spazio all’istinto dell’opera” e ancora “la transavanguardia ha risposto in termini contestuali alla catastrofe generalizzata della storia e della cultura, aprendosi verso una posizione di superamento del puro materialismo di tecniche e nuovi materiali e approdando al recupero dell’inattualità della pittura, intesa come capacità di restituire al processo creativo il carattere di un intenso erotismo, lo spessore di un’immagine che non si priva del piacere della rappresentazione e della narrazione”.

 Il MAN di Nuoro, grazie al curatore Achille Bonito Oliva e al prestigioso prestito del MART (che nel 2002 ha acquisito in deposito una cospicua parte dell’importante collezione di Alessandro Grassi, all’interno della quale il nucleo dedicato alla Transavanguardia rappresenta un momento a sè stante, estremamente significativo ed omogeneo) presenta una selezione di circa settanta opere. I dipinti che verranno esposti nella mostra sono lavori dove il recupero della tecnica pittorica travalica i lavori più astratti e concettuali che avevano caratterizzato la ricerca artistica negli anni Settanta. Grassi, nella scelta delle proprie opere, legata profondamente al colore, è guidato dal cuore, sceglie d’impatto secondo la sua interpretazione del significato di collezionare, che deve essere - egli afferma – “fatto con semplicità e senza fronzoli”.

La collezione segna così un percorso attento, attraverso le opere della fine degli anni settanta, disseminato di alcuni capolavori storici. Gli artisti ripropongono un ritorno alla pittura e alla scultura, recuperando la tradizione pittorica in chiave di citazione, a volte ironica altre aggressiva, e affermano così la libertà di tornare alla “tradizione” artistica. La rivisitazione in chiave contemporanea della figurazione e dell’astrazione lirica, viene così elaborata attraverso un’attenta meditazione sulle esperienze delle avanguardie storiche del ’900. 

Artisti: Sandro Chia, Francesco Clemente, Enzo Cucchi, Francesco de Maria, Mimmo Paladino.

 

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