La mostra El reino de los ladrones, 51 scatti del fotografo francese Stanislas Guigui, ci immerge, senza compassione, nei bassifondi del quartiere colombiano del Cartucho, a Bogotà, punto d’incontro di ogni tipo di violenze ed eccessi. Stanislas Guigui ci insegna che ancora esistono territori da scoprire e ci mostra uno di essi. In Colombia, quasi quattro milioni di persone vivono nella strada e sono vittime della guerra civile. Al centro della città di Bogotà, il tasso di criminalità cresce continuamente. Vicino al palazzo presidenziale, le bande si sono impadronite del quartiere Cartucho e hanno installato fumerie di crack. Il luogo si è convertito, con grande rapidità, in una specie di corte dei miracoli dove trovano rifugio più di 20.000 persone, gli “scarti” della società, la maggior parte dei quali mendicanti, ladri e assassini. Nel 2005 parte del Cartucho è stato raso al suolo. Molti dei suoi abitanti sono morti assassinati dai gruppi paramilitari, il resto si è trasferito presso il vecchio Mattatoio di Bogotà.

In occasione dell’inaugurazione il comune di Dorgali in collaborazione con la Provincia di Nuoro e il MAN organizza inoltre una conversazione con: Remo Bodei, University of California, Los Angeles (UCLA), La vita delle cose. Oggetti e soggetti. Un itinerario 

Stanislas Guigui (Marsiglia, Francia, 1969) ha fatto studi di fotografia e ottenuto a New York il diploma internazionale Advertising Association. Attualmente lavora presso agenzie di pubblicità in Francia e in Colombia, prendendo parte a diverse campagne internazionali. Per sei anni ha viaggiato in tutta l’America Latina e negli Stati Uniti d’America, concentrando la propria attenzione sulle aree socialmente escluse e sulle persone di strada. Per realizzare questo reportage sul Cartucho, Stanislas Guigui si è infiltrato nelle gang di Bogotà e ha vissuto tra loro per più di due anni.