MAN_Museo d'Arte Provincia di Nuoro

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Caratteri ereditari e mutazioni genetiche

Dal Novecento ad Oggi - Secondo appuntamento

01.06  -  08.07.2012

Caratteri ereditari e mutazioni genetiche è progetto iniziato nel 2011, nel quale le opere della collezione permanente hanno dialogato con quelle di alcuni giovani artisti sardi, alla ricerca di un legame tra l’ispirazione iniziale che ha portato alla nascita e crescita della collezione del MAN (DNA, acronimo di Dal Novecento Ad oggi) e la vocazione contemporanea del museo, la sua necessità di aggiornarsi sempre per raccogliere testimonianze sul presente da lasciare in eredità ai posteri. La declinazione del progetto ha previsto un duplice sguardo, maschile e femminile, invitando ogni volta sei artisti a relazionarsi con diverse opere della collezione. 

Nicola Caredda (Cagliari) realizza una pittura di immagini, di realtà e di riconoscibilità. Le cose da lui dipinte rispondono a specifiche codificazioni, non solo artistiche ma facenti parte del nostro consuetudinario visuale.

Giulia Casula (Cagliari), attraverso la realizzazione di opere fotografiche, video e installazioni, rappresenta le suggestioni visive del suo quotidiano. Estrania lo spettatore con l’intenzione di fargli rivivere un’esperienza personale, quel ricordo lontano che affiora nella mente durante il dormiveglia attraverso sensazioni confuse e senza dettaglio. Le sue opere sono investigazioni territoriali e concettuali, riflessioni sul tempo e sulla memoria, ricostruite in una forma estetica e poetica di critica sociale.

Rita Correddu (Sassari) vive e lavora a Bologna. Si è laureata in Storia dell’Arte nel 2008 presso l’Università di Bologna e nel 2012 presso la stessa università ha conseguito il Diploma di Specializzazione in beni storici artistici. Contemporaneamente sviluppa la sua ricerca artistica, riflettendo su tematiche strettamente connesse ai temi dell’ arte pubblica e relazionale, indagando in particolare le pratiche sociali dell’arte e cercando di sviluppare un’ idea nuova di monumento contemporaneo.

Simone Dulcis, nato a Milano, è attratto dalla cultura umanistica e dagli svariati campi della comunicazione. Dopo avere studiato lingue straniere e lavorato nel turismo per 10 anni, abbandona l’impiego per dedicarsi interamente alla pittura. La sua ricerca è volta ai moti interiori dell’anima e alla “necessità” di esprimersi. Attratto dal segno primordiale, ha approfondito aspetti relativi al rapporto tra uomo e Terra.

Sergio Fronteddu (Nuoro) realizza da un lato irriverenti interventi pubblici; dall’altro la passione della scultura, consolidata dagli studi accademici, che si esprime con l’attenzione verso materiali insoliti come il sapone, a cui dedica una lunga produzione tematicamente riferita all’alimentazione, e la colla nelle opere più recenti.

Giovanni Sanna (Sassari), indaga nuove possibilità legate al fare pittura, scultura, grafica, utilizzando strumenti e linguaggi disparati, recuperando immagini, atmosfere, costruzioni, che sembrano venire dal passato, ma che ad una lettura attenta denunciano la loro assoluta attualità attraverso alcuni particolari. Attualmente è docente di Pittura presso l’Accademia di Belle Arti di Sassari.

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