MAN_Museo d'Arte Provincia di Nuoro

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Atleta Frottage

Diego Perrone e Andrea Sala

11.06  -  03.07.2016

a cura di MEGA e Nicola Ricciardi

Gavoi, Museo comunale

11/06 – 03/07/2016

In occasione della 13esima edizione del Festival Letterario Isola delle Storie, gli artisti Diego Perrone e Andrea Sala tornano a confrontarsi con una disciplina distante dalla loro abituale pratica scultorea, ovvero la fotografia, intesa in senso etimologico come “scrittura per mezzo della luce”.

L’inedita collaborazione proposta dal MAN per gli spazi del Museo Comunale di Gavoi, ha trovato una sua prima originale formalizzazione nell’aprile 2016 con una mostra presso lo spazio MEGA di Milano (“Unghia”, a cura di MEGA [Davide Giannella, Delfino Sisto Legnani, Giovanna Silva] e Nicola Ricciardi). In quell’occasione Perrone e Sala hanno esposto una serie di lavori realizzati all’interno di camere oscure costruite artigianalmente in cantine, spazi di risulta e stanze in disuso. In questi luoghi casalinghi ma transitori, nel corso di un anno, i due artisti hanno quindi preso dimestichezza con i processi chimici dello sviluppo fotografico e con il disegno a mano libera su supporti fotosensibili, utilizzando come pennello una piccola fonte di luce elettrica, anch’essa costruita manualmente. Le risultanti tele—caratterizzate da una materialità plastica, quasi scultorea—rappresentano forme solo all’apparenza astratte, che tuttavia alludono ad alcuni assunti alla base della loro ricerca: l’osservazione cieca della tecnica, l’incisione quale strumento primordiale di scrittura, l’errore come categoria dell’esperienza (da cui la ricorrente iconografia del paraurti).

Se la prima tappa è stata contraddistinta dalla stretta collaborazione con il fotografo Delfino Sisto Legnani— che ha realizzato gli scatti a cui si sono successivamente ispirati i disegni—per questo secondo momento gli artisti hanno deciso di confrontarsi e interagire con i protagonisti del Festival. Sin dall’appuntamento di Milano infatti, la collaborazione tra Perrone e Sala ha trovato forza e trazione proprio nell’aprirsi a continue sperimentazioni in termini di formati, contesti, approcci, e partecipazioni. Per l’Isola delle Storie, la collaudata tecnica dello “scrivere con la luce”—intesa come metodologia pratica e al tempo stesso teorica—viene  messa a disposizione degli scrittori, i quali sono invitati a entrare all’interno di una camera oscura appositamente costruita e pensata per gli spazi del Museo Comunale; qui gli ospiti letterari verranno chiamati a scrivere frasi, pensieri, considerazioni, senza che vi sia un tema prestabilito, ma facendosi guidare dagli instabili equilibri tra processi fotografici e caratteri tipografici. Le derivanti pagine di pellicola fotosensibile—oggetti ibridi tra scultura, fotografia e letteratura—vivranno come opere d’arte autonome e al tempo stesso collettive, e saranno esposte nei giorni del Festival insieme ai lavori originalmente presentati a Milano. “Atleta Frottage” tuttavia non rappresenta semplicemente il secondo capitolo di “Unghia” ma piuttosto il suo sviluppo narrativo, l’evoluzione di un’indagine sui nessi tra tecnica e linguaggio che in questo nuovo contesto diventa più esplicitamente esplorazione del rapporto tra la parola e la sua fisicità.

 

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